SET “ASSAGGIO”
Siamo orgogliosi di presentare sul nostro sito Assaggio, un set ideato dalla giovane Federica Di Pietro e realizzato in collaborazione con la nostra azienda.
Questo progetto è stato sviluppato da Federica per la tesi di Laurea in Disegno Industriale alla Scuola di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze e, oltre al successo riscosso in sede accademica con una votazione di 110 e lode, il set ha conquistato la giuria durante la Catanzaro Design Week 2016, composta da Leonardo Sonnoli (graphic designer), Giorgio Caporaso (architetto e designer), Carlo Colombo (architetto e designer), Emilio Leo (architetto, chairman e creative director del Lanificio Leo) e dal direttore del Museo MARCA, Rocco Guglielmo aggiudicandosi il premio Papaleo.
Assaggio è un set per la degustazione del formaggio composto da sei lame: tre per il servizio e tre per la degustazione. Diverso non solo per le doppie funzionalità delle lame o per i nuovi usi suggeriti, ma per il valore comunicativo che racchiude. Un set emozionale, che sollecita il nostro palato e la nostra memoria. Le lame infatti traggono le loro linee principali dalle selci usate dagli uomini dell’età della pietra. Un frammento di storia bloccato all’interno di un oggetto; il valore della forma, che ormai ci appartiene, traccia della storia dell’umanità e di una memoria collettiva.
Le tre lame da servizio soddisfano le esigenze di taglio delle più comuni tipologie di formaggi: hanno tutte un doppio utilizzo studiato in base alle azioni necessarie per ogni formaggio.
Le tre lame da degustazione, ad uso personale, ci accompagnano in un percorso gustativo di percezioni crescenti: assaggiando lo stesso pezzo di formaggio prima con la spatola, poi con il bidente ed infine con lo spillone, il gusto si farà sempre più intenso e completo, permettendoci di cogliere tutta la complessità del sapore e la struttura della stagionatura. Questo accade perché la forma ha influenza sul nostro inconscio, oltre che per la quantità d’aria che lasciamo passare a seconda della posizione della bocca in relazione all’oggetto usato. Forme più spigolose e appuntite ci rimandano infatti a concetti di pericolosità che ci spingono a percepire il sapore come più forte. Per chi non avesse voglia di stare al gioco queste tre lame possono semplicemente essere utilizzate come piccole posatine per la degustazione.
Da sinistra:
lama per pasta molle caratterizzata da un vuoto che permette un taglio facile e pulito evitando che la pasta si attacchi, mentre sul retro una convessità aiuta a spalmare e servire la porzione;lama per pasta dura, intacca e serve il formaggio; lama per pasta semidura la cui parte lunga permette di sporzionare e l’altra di eliminare la crosta. Il tagliere in legno di ulivo, adatto al taglio perché rispetta il filo delle lame, completa il set.
Dal basso ed in ordine di utilizzo:
spatola con leggera affilatura; bidente con accentuata concavità; spillone a doppio filo. Un tagliere in marmo accompagna questi utensili perché, come tutte le superfici lisce e fredde, è adatto al servizio delle paste casearie che così non si riscaldano.